Il servizio di politiche attive al lavoro promuove e sostiene l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità o svantaggiate.
Lo SPAL svolge istituzionalmente la funzione di raccordo tra i servizi socio sanitari, il sistema della formazione professionale e i molteplici attori e istituti del mondo del lavoro. Specificamente si raccorda con la provincia competente e i centri per l’Impiego per promuovere il collocamento mirato, collaborando dinamicamente all’attuazione della Legge 68/99.
Il servizio si occupa inoltre di effettuare azioni finalizzate a favorire l’integrazione lavorativa di persone disabili o appartenenti a fasce deboli.
Sono destinatari del Servizio i cittadini in possesso dei seguenti requisiti:
- persone con disabilità di cui art. 1 della Legge 68/99 riconosciute ai sensi della Legge 104/92;
- invalidi civili con punteggio pari o superiore a 46% e fino al 100% purché esista il riconoscimento delle residue capacità lavorative;
- invalidi del lavoro (INAIL) con punteggio pari o superiore al 34%;
- tutti i soggetti afferenti alle categorie di svantaggio ai sensi dell’art. 4 della Legge 381/91.
I servizi di integrazione lavorativa sono servizi di secondo livello e, pertanto, effettuano la presa in carico unicamente attraverso la segnalazione da parte dei servizi invianti (servizi sociali dei comuni, centri psicosociali - CPS, area disabilità – EOH, servizi tossicodipendenza - SerT, nucleo operativo alcoologia – NOA, servizi multidisciplinari integrati – SMI, ufficio esecuzione penale esterna – UEPE, con cui condividono le progettualità da avviare.